Bere latte di avena: ecco le conseguenze per colesterolo e glicemia

Ogni giorno sentiamo sempre più il bisogno di dare una svolta alla nostra esistenza e questa è una questione che si instaura a partire dall’alimentazione: fattore determinante del nostro stato di salute. Cambiare le proprie abitudini è veramente difficile: sapevate che ci vogliono ben 21 giorni per instaurarne di nuove?

Tuttavia, la motivazione diviene più assidua nel momento in cui c’è in ballo la propria salute ed il fattore qualità degli alimenti. Se sei alla ricerca di un nuovo latte, che ne pensi di quello di avena? Lo hai mai bevuto? Di seguito ti facciamo presente alcune delle conseguenze che questa bevanda ha sul colesterolo e sulla glicemia:

Latte di avena: conseguenze per il colesterolo

Il latte di avena ha, chiaramente, un’origine vegetale: banalmente non deriva da fonti animali. Questa caratteristica prevede che il suo contenuto di colesterolo sia basso. A prescindere, questa bevanda contiene al suo interno delle fibre solubili che prendono il nome di beta-glucani: esse hanno la capacità di ridurre l’assorbimento del colesterolo, inducendo un abbassamento dei livelli di quello LDL nel sangue.

C’è anche da dire che, grazie alla presenza di questi beta-glucani, il latte di avena si rende molto favorevole a rendere migliore la salute del proprio tratto gastrointestinale. Con una migliore salute di quest’ultimo, si riesce ad ottenere anche un minore assorbimento del colesterolo in generale. Dunque, le conseguenze sul colesterolo di questa bevanda sono solo più che positive.

Latte di avena: conseguenze per la glicemia

La presenza di queste fibre alimentare all’interno del latte di avena portano a dei riscontri positivi anche per quanto concerne la glicemia. Infatti, contribuiscono ad un minore assorbimento degli zuccheri rendendosi un’ottima bevanda per tutti coloro che soffrono di glicemia alta o di diabete. In generale, devi tenere bene a mente che:

  • Il latte di avena ha un indice glicemico medio-basso, ma comunque minore rispetto a quello vaccino;
  • È una bevanda ricca di fibre alimentari, dette beta-glucani;

È anche vero, però, che questa bevanda si ritrova principalmente nelle grandi catene di supermercati. Sappiamo bene che l’industria alimentare, al fine di aumentare la durata di conservazione di un dato prodotto, arricchisce alimenti e bevande con dosi eccessive di zuccheri, conservanti e tanti altri additivi. A questo punto, andrebbe perso tutto ciò che abbiamo detto prima.

Per cui, è sempre bene leggere le etichette così da farsi un’idea generale. E, anzi, qualora fosse possibile sarebbe meglio optare per un’alternativa biologica che prevede una minore quantità di additivi. Detto ciò, non c’è alcuna conseguenza drastica per colesterolo e glicemia in merito al latte di avena, ma attenzione alle quantità!

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