Mangiare mele con il colesterolo alto: ecco le conseguenze

Il colesterolo alto è un fattore di rischio molto importante per le malattie cardiovascolari e se vogliamo controllarlo efficacemente è doveroso assicurarsi di mangiare in modo equilibrato. L’alimentazione, infatti, è il primo passo verso una vita salutare e ridurre il consumo di alcuni elementi, come grassi saturi e zuccheri, è importantissimo.

Uno degli alimenti che possiamo integrare per ottenere diversi benefici sono sicuramente le mele. Queste rientrano certamente tra i frutti migliori che possiamo mangiare in quanto sono molto ricche di fibre solubili, in particolare pectina, capaci di aiutare in modo efficace nella riduzione del colesterolo cattivo (o colesterolo LDL). D’altronde, esiste proprio un detto che afferma “una mela al giorno toglie il medico di torno”.

In che modo le mele aiutano a ridurre il colesterolo

Tra gli elementi più importanti presenti all’interno delle mele, dunque, c’è la pectina, questa fibra solubile che, una volta all’interno del nostro intestino va a formare una sorta di gel. E proprio questo gel va a intrappolare il colesterolo, riducendone di conseguenza l’assorbimento da parte del nostro organismo, e facendo si che venga poi eliminato.

Ma oltre alla pectina, anche i polifenoli hanno un effetto benefico sul nostro corpo, soprattutto sul cuore. La quercetina, in particolare, (uno dei tanti polifenoli presenti) aiuta a ridurre le infiammazioni e migliora la funzione endoteliale, vale a dire la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi e contrarsi correttamente, contribuendo così a ridurre il rischio di pallche aterosclerotiche.

Ma quali mele scegliere e come integrarle?

Non tutti lo sanno, ma le mele non sono tutte uguali, anzi. Ne esistono centinaia di varietà, e ovviamente ognuna ha differenti proprietà organolettiche. Alcune varietà, ad esempio, contengono un maggior quantitativo di pectina e polifenoli rispetto ad altre, come le Granny Smith, una mela dal colore verde, ricca di fibre e dal ridotto contenuto di zuccheri. Altro interrogativo, come integrarle in una dieta equilibrata? Ebbene, possiamo farlo in diversi modi, come ad esempio:

  • mangiarle a metà mattina o pomeriggio come spuntino
  • tagliarle a fettine e usarle all’interno di un insalata
  • sotto forma di frullato
  • cotte in vari modi, al forno per esempio

Insomma, possiamo mangiarle in mille modi, le variabili non mancano, e poi dobbiamo ricordare che le mele cotte sono ottime anche per l’apparato gastrointestinale. Miscelate insieme ad altra frutta, invece, possono contribuire ad un maggior apporto di fibre, sali minerali e vitamine, nonchè proteine e zuccheri, trasfondamosi praticamente in un pasto completo.

Una varietà molto interessante, infine, è la Red Delicious, molto facile da trovare nei nostri mercati perchè una tra le più coltivate al mondo. La sua buccia è ricchissima di polifenoli, dunque è consigliabile consumarla intera, ma ricordate bene di controllare che questa sia edibile e di lavarla accuratamente per eliminare eventuali residui o batteri.

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