Hai trovato nel cassetto di casa tua le 10 lire con la spiga? Forse non lo sai ma se ha determinate caratteristiche ci sono dei collezionisti disposti a pagare moltissimo. Devi solo prenderla e vedere se è proprio questa: non sapevi di avere un tesoro del genere tra le mani.
Un vero e proprio tesoro che ha scritto la storia. Infatti le 10 lire con la spiga sono state tra le protagoniste durante una lunga era di monete della lira. Oggi non sono state dimenticate, al contrario vengono cercate dai collezionisti disposti a pagare moltissimo per averne una. Potresti essere tu il fortunato?
Caratteristiche delle 10 lire con la spiga
Le lire sono spesso associate a ricordi nostalgici degli anni passati prima dell’euro. Spesso e volentieri se ne possono trovare alcune all’interno dei cassetti di casa o nelle tasche dei nonni. Le 10 lire con la spiga possono avere un valore economico alto per i collezionisti e sono state prodotte
dal 1951 in poi. Gli appassionati di numismatica sanno che sono state prodotte 2 monete differenti da 10 lire: una con la spiga e una con l’ulivo. Quella con la spiga è la più conosciuta oltre che utilizzata fino al 2001, prima dell’introduzione dell’euro. Ma quanto valgono oggi gli esemplari conservati perfettamente?
Il valore delle 10 lire con la spiga
La moneta da 10 lire con le spighe di grano è antica ma familiare. Ufficialmente coniata nel 1951 è rimasta in circolazione fino al 2001. Molti ricordano di averla utilizzata, ma pochi sanno che la sua produzione è continuata. Si riconosce per il suo colore argentato opaco, con la raffigurazione
- di due spighe di grano su un lato
- un aratro sull’altro lato.
Ha un diametro di 23,3 millimetri e un peso non superiore a 1,6 grammi, con lega chiamata Italma. È una moneta comune, è vero, ma il suo valore cresce esattamente come la domanda da parte dei collezionisti. Ovviamente, il suo stato di conservazione dovrebbe essere perfetto, senza sbeccature e righe.
Le prime edizioni hanno un valore maggiore, perché più rare e maggiormente ricercate. Questi esemplari potrebbero superare i 110 euro, mentre altre annate possono valere meno. L’importante è che la conservazione della moneta sia avvenuta in maniera ottimale e precisa. In caso di difetti o annata differente, il suo valore si aggira sui 25 euro. Se avete questa moneta nel cassetto, vale la pena vedere se un collezionista possa o meno essere interessato: la valutazione dovrà essere fatta da un esperto del settore certificato.